3£> Tenne il doge consiglio di guerra e fu in esso deciso di formare del naviglio due divisioni, 1’ una delle quali andrebbe verso Joppe per attirare 1’ attenzione del nemico da quella parte, mentre 1’ altra si allargherebbe in alto mare, come fosse una piccola squadra di bastimenti mercantili che trasportassero pellegrini da Cipro. I Saraceni infatti, veduti appena quei legni e stimandoli sicura preda, cominciarono ad esultare e corsero loro incontro. I Veneziani, quasi temendo lo scontro, indietreggiavano destramente sino a che si furono ricongiunti col grosso dell’ armata. Sorgeva appunto il dì, e 1’ aurora spandeva txxtt’ intorno i suoi raggi d’ oro : tranquillo era il mare, da leggero zef-firo soltanto mollemente increspato, quando i Mulsumani col chiarire del giorno si videro di faccia la potente oste veneziana. Allora un dar di remi, un gridare, un tagliar di corde, un levar d’ ancore : corrono tutti alle armi, si dispongono alla battaglia, ma non senza gran confusiope per l’inaspettata sorpresa (1). Ed intanto ecco una galea veneziana, nella quale era appunto il doge, precorrendo le altre, dare a caso sì forte di cozzo nella capitana nemica che quasi sommerse : accorsero le altre navi veneziane ; il combattimento si fece generale e ferocissimo, tanto che il mare correva buon tratto distante tutto rosso di delle loro imprese in Terrasanta e deplora invece un sognato combattimento coi Genovesi per gelosia di commercio, descritto ei dice da Gugl. di Tiro 1. XII, § 23, quando invece esso Guglielmo pai-la appunto colà della vittoria de’ Veneziani sull’ armata musulmana ad Ascalona, vittoria confermata anche da Folco Carnotense. (1) Tutti questi particolari da Guglielmo Tyr. e Fulcherio Carnot.: nulla ne fu riferito da Michaud, nulla dagli storici di Venezia, ne’ quali e fino ne’ più recenti questa parte di storia è molto confusa e celebrano una vittoria di Jafia, quando dovrebbe dirsi piuttosto di Ascalona, com’ è provato anche dalla convenzione del doge col patriarca e coi baroni di Gerusalemme sotto Tiro, ove leggesi : Dominus Michael.... innumera classivin militiaeque. multitudine prius lumen ante importuosa» Ascalonis rìpas payanorum classium lleyisque Babiloniae yravissima straye facta.