59 blica dopo la presa di Edessa, affidandone il comando allo stesso fratello del doge, Giovanni (1). Alle prediche di san Bernardo mossero altresì alla crociata Luigi VII di Francia e Corrado HI, succeduto nel 1137 in Alemagna a Lotario. Si diressero i due re alla volta di Costantinopoli ; Manuele Comneno imperatore mostrava verso i Crociati le solite gelosie e nimicizie, non senza aggiungere perfino i tradimenti. Passati in Asia, accamparono i Crociati prima a Nicomedia, poi a Nicea. Funesta notizia colà ricevettero. Corrado tradito dalle guide, imprevidente, temerario, essere stato improvvisamente assalito dai Turchi, e del tutto disfatto : egli stesso ferito di due treccie avere per miracolo salvata la vita ; del suo esercito sol pochi avanzi essere rimasti. Luigi volle ciò non ostante progredire attraversando 1’ antica Frigia, e seguitate per qualche tempo le spiaggie del Meandro, cominciò ad incontrare i Turchi. Le stemperate pioggie del verno rendevano le strade impraticabili ; la gente delle montagne, ostile e selvaggia, fuggiva conducendo seco le greggio ed ogni altro avere ; gli abitanti delle città chiudevano le porte : stavano i Turchi sui monti all’ intorno e sulla riva opposta. Rifulse a quell’ occasione grandemente il valore francese che ogni ostacolo superò : ma quanto otteneva il valore, la imprudenza faceva perdere : respinti da Atalia, posseduta dai Greci, i Crociati dimorarono qualche tempo in Antiochia, poi ricongiuntisi alle truppe di Corrado, tentarono invano 1’ assedio di Damasco. In questa vana impresa andò a terminare tanto apparecchio, e 1’ Europa mandò le centinaia di migliaia de’ suoi figli a perire inutilmente in Asia. Venezia continuò a tras- (1) Eodem anno (della partenza di Corrado e Luigi) Veneti sub Joh, Potano capitaneo magnavi ad Terram Sanctam transmiserunt auxi-lium. Sanudo, Secretar, fidelium Crucis, Lib. Ili, parte VI, cap. XIX.