22 non poteva sottrarsi se non con qualche stratagemma; onde, fatta spargere ad arte la notizia della sua morte, passò nascosto entro un feretro, per mezzo alla flotta nemica (1). Così raggiunse l’Italia, ove andò tosto a gettarsi ai piedi del papa, gli espose le sue disgrazie, i tradimenti di Alessio, il bisogno che avea di assistenza, e Pasquale II accoltolo come un eroe ed un martire, gli consegnò il vessillo di s. Pietro, permettendogli di raccogliere in suo nome un esercito per tutta Europa a riparare le sue sciagure e combattere per la fede. Corse quindi Boemondo l’Italia, la Francia e la Spagna traendo dietro a sè buon numero di genti, poi imbarcatosi a Bari approdò alle terre greche. Se non che gli effetti non corrisposero neppur questa volta alle concepute speranze di gloria e di bottino, e assediando lungamente Durazzo (2), le malattie cominciarono ad infierire nel suo campo, i crociati disanimati si dispersero ed egli fu costretto a conchiudere la pace coll’ imperatore (8), che avea intanto ricevuto soccorso dai Veneziani (4). Ritiratosi poscia nel suo principato di Taranto, si preparava a passare di nuovo in Terrasanta, quando il colse la morte nel 1112 (5). Correva dunque il 1104 quando i Veneziani ad invito del re Baldovino (6) mandarono in Asia una flotta di ben cento vele, che dopo aver contribuito alla vittoria di Jaffa e all’ acquisto di Sidone (7) si volse a purgare i mari (1) Wilkne: Rerumab Alexio 1, Joanne,Manuele et Alexio II Cornile-nis...gestarum, p. 395. (2) Durazzo, dopo la vittoria de’Veneziani a Butrinto, era tornata in potere de’ Greci. Vedi tom. I, p. 327. (3) Michaud, Storia delle Crociate. Dand. Chr. (4) Dand. Cron. (5) Aless. 1. X e Murat. Ann. (6) Fulch. Carnotens. (7) Andrea Morosini, Impresedi Terrasanta, p.27. Leggesi nel documento: Praeterea villani, plateam et rugarti in Aerini quam Balduinus