350 oltre la metà de’ suffragi (1) ; poi dal 1260 in circa, il modo di elezione venne a variarsi quasi ogni anno a norma del-1’ ufficio che aveasi a conferire. Più comune era l’ elezione detta per Banche andando il notaio alle varie banche a ricevere da ciascun consigliere il nome d’ un candidato che poi era sottoposto alla ballottazione. Nel 1273 (nov. 13) fu statuito che si ponessero in un’urna tante palle'di rame quanti fossero i consiglieri presenti, e fra esse quaranta dorate. Tal forma dicevasi per lìodulo ossia turno, andando i Consiglieri ordinatamente l’un dopo 1’ altro a levar la propria palla, e quelli che per l’estrazione della palla d’oro venivano disegnati elettori, si recavano a sedere in apposita banca fra il doge e i suoi consiglieri, col viso volto a questi ed il dorso al Consiglio, onde evitare qualunque scambio di parole o di cenni, ma essere da tutti veduti, affinchè i parenti loro potessero, a tenor della legge, allontanarsi dal Consiglio. Poi nello stesso modo estraevansi nove tra i quaranta, i quali nove facevano le elezioni, richiedendosi ad ogni candidato sei suffragi almeno (2). Altra forma fu introdotta nel 1277, che fu detta a due mani, per cui proponendosi ad ogni ufficio due candidati, che si facessero scontro, rimaneva eletto quello che riportava il maggior numero dei suffragi (3). Furono in seguito 4 (1) Libro Bifrons, p. 8. (2) 1273, 13 nov. C. F. P. quod omnes electiones quae de cetero fieut, debeant fieri in hoc modo, videlicet quod poiiantur ivt ballottae de ramino albae in uno capello, quot homines erunt in Cons. in qtiibus poni debeant qnadragintadeauratae et propinqui eorum qui habuerint ballottas deauratas, debeant exire de Cons. sicut nunc exeunt, et illi qua-draginta qui habebunt ballottati deauratas debeant remanere et alii recedati t, et ponantur quadragìnta ballottae in capello, novem quarum sint deauratae et illi qui habebunt ballottas deauratas faciant clectionem ve! electiones qiwe debuntur fieri per sex eorum ad minus. (3) Così nell’ elezione del Cons. X nel 1310 dieci furono nominati dagli elettori scelti dal M. C. e dieci dal doge, consiglieri e Capi dei XL., e poi ballottati.