54 averi, altrettanto povero di virtù, e che fu detto Anacleto II. La guerra civile insanguinava Roma, tutta la Cristianità divi-devasi : Francia, Inghilterra, Germania, l’alta Italia, la Spagna erano per Innocenzo : trovava Anacleto appoggio principalmente in Ruggero II duca di Puglia e Sicilia, che avea preso allora il titolo di re delle Due Sicilie, e nella nobiltà romana. Innocenzo, cacciato, implorò il soccorso di Lotario per opera del quale, de’ Pisani e de’ Genovesi potè rientrare in Roma, mentre Anacleto si tefieva ben fortificato in Castel sant’ Angelo. Lotario, penetrato, sebbene con poche truppe, nella città, potè farvisi incoronare il 4 giugno 1133, non in s. Pietro, ma nel Laterano, da papa Innocenzo ; incapace però a sostenersi, se ne tornò poco dopo in Germania, ed il Pontefice altresì dovette di nuovo esulare. Lotario fece poi una seconda calata in Italia nel 1136 e con maggiori forze, dirette principalmente ad abbattere Ruggero, contro del quale, siccome ornai troppo potente, avealo invitato l’anno innanzi un’ambasciata dell’imperator greco e dei Veneziani (1). Penetrò difatti nel Regno e costrinse quel principe a ritirarsi in Sicilia. Ma le truppe tedesche già domandavano il ritorno, gli abitanti prendevano in odio la nuova dominazione, papa e imperatore si disgustavano e appena Lotario fu allontanato^ che Ruggero sbarcato a Salerno, ricuperò le terre perdute. L’imperatore nel-1’ avviarsi in Germania morì in povera casipola all’imboccatura delle Alpi (3 die. 1137), e per la morte poco poi avvenuta di Anacleto, rimasto Innocenzo solo papa, potè rialzarsi e osò egli stesso condurre un esercito contro Ruggero. Vinto e caduto nelle mani del suo nemico, fu trattato con rispetto, e venuto poscia con lui ad un componimento, riconobbene il titolo di re delle Due Sicilie. (1) Venerunt quoque, ad imperatorem eodem tempore dux unus et episcopus a rege missi Greciae, curri legati»■ ducis Venetiae, conquerentes