Marna forzata 201 Ma non c’era tempo da perdere in contemplazioni: la stagione volgeva al peggio e restava da compiere molto lavoro per esplorare e rilevare tutto il sistema montano; e proprio a Cagni incombeva la parte scientifica. Perciò, dopo un sol giorno di sosta, egli si avviò insieme a Cavalli incontro al Duca. Il 20 giugno incontrarono Sella e Roc-cati a mezza strada e più tardi scorsero in cima a una punta lontana le figure del Principe e delle guide proiettate come fantasmi contro la luce, e da quella distanza si scambiarono grida ed hurrà. Verso sera erano finalmente riuniti, il Duca reduce dalla sua conquista col viso scarnito, bruciato dal sole e dal vento, Cagni ammirato per l’impresa che il Duca aveva compiuto da solo, e ormai rasserenato dopo la lunga irritazione pel forzato ritardo, anzi soddisfatto di essere almeno arrivato « in tempo utile per non essere del tutto inutile ». Si riunirono a consiglio per distribuirsi il lavoro che restava da compiere prima che la stagione precipitasse e concludere bene l’esplorazione ottimamente avviata. Cagni puntò verso le cime maggiori con Cavalli e Bracherei per una sintetica ricognizione del sistema. Il 22 giugno arrivò sulla punta Alessandra, ma in condizioni cosi sfavorevoli da non poter nemmeno vedere la vicina punta Margherita. Di ritorno a Bujongolo spedi con un corriere il primo annuncio della nuova vittoria indirizzato al Re a nome del Duca: « Re Italia - Roma - Salito 18 'giugno estrema vergine vetta Ruwenzori - Luigi ».