r 255 il suo corpo fu esposto in una cassa ed ornato delle insegne cavalleresche, della spada e degli speroni, e preceduto dallo scudo ducale fu prima portato nella sala del Piovego o del Pubblico (1), indi celebrategli solenni esequie ebbe sepoltura nella chiesa di s. Marco, ove fu appeso il suo scudo (2), costume che fu seguito da’ suoi successori. Ma gli scudi, dapprima piccoli, furono poi fatti di mano in mano così eccessivamente grandi, che riuscendo piuttosto segni di pomposa ostentazione, che non di onorata memoria (3), per decreto 31 marzo 1688 fu siffatto costume moderato, e in appresso tolto del tutto. Era il 25 di gennajo del 1252/3 quando raccoltasi ®ee“l®r nella chiesa di s. Marco la generale conciono si presenta-rono i quarantuno (4) per pubblicare 1’ elezione che avea-no fatta del nuovo doge. Prima però di venire ad atto sì solenne fu ordinato ed approvato che il gastaldo ducale dovesse giurare pel popolo di avere in conto di doge e rettor di Venezia, quello che gli elettori annunziassero siccome eletto giusta i capitolari, fatti, letti ed ordinati nel Consiglio minore e maggioro e approvati nella pubblica concione (5). Quindi ser Marco Zeno consigliere, di (1) Dandolo dice nella sala dei Signori di notte: et cum ducali appa-ratu superposito ense et calcaribus et in capsa reponitur et cum nobilium multitudine copiosa precedente scuto suo in sala officialium de noctepor-taturcum dominorum sequela et postea celebratis exequiis in ecclesia s.ti Marci die Qjanuarii sub porticati eodem, taliter sepelitur. Cod. X, el. X, lat. (2) Paolo Morosini 1. VII. (3) Cicogna, Bibliografia venez., pag. 194. (4) Cod. DLI. (5) Leggesi nel Cod. DLI. Per eseguir la Promissione del doge... fu dato sagramento di obedientiaa tutti li habitanti di Venetia, et furono scritti sopra un libro il quale ho veduto in casa del q. sig. Giulio Pon-tremolo a s. Stefano et è il proprio che fu scritto a quel tempo nel quale óra scritto un nome d’un sestiero et poi la contrada di quello ad una ad una et in ogni contrada li habitanti di quelle senz’alcun titolo nè segno,