122 Conquiste alVignoto la Duchessa di Genova. « Un seguito dì festini e di gloriosi trionfi. Ma la schiena rotta per gli onorati inchini ed il cervello affaticato nelPanemico lavoro di ripetizione delle stesse cose che non hanno mai eccitata la mia modestissima vanità di alpinista ed hanno ormai finito di solleticare quella non cosi modesta dell’uomo; il novello Tar-tarin è morto anche lui ». « Non conosco ancora i progetti del Duca, mio padrone e signore »; sapeva però che meditava imprese maggiori di quella compiuta. Intanto dovette seguirlo alla Spezia dove il Principe si sarebbe imbarcato sulla corazzata “San Martino”. Cagni cominciò allora una serie di fughe dalla Spezia ad Asti e a Torino per essere quasi contemporaneamente e col Duca e coi genitori e con l’amata che ormai era deciso a fare sua sposa. Mesi di ebbrezza. Non temeva ostacoli alla realizzazione del suo sogno, perché « la mia volontà — scriveva — non è usa a piegare e invece di stancarsi si acutizza e si riafferma con le difficoltà. Ed io voglio cosi fortemente si compia il mio sogno che lo considero come realizzato ». Unico ostacolo : i progetti ancora vaghi del Principe che rendevano incerto l’avvenire e difficili le previsioni. Ma questa nebulosa gestazione del futuro non sconcertava per niente l’ufficiale d’ordinanza, anzi lo faceva più ardente, lo eccitava; ed il fascino naturale della sua persona si accrebbe singolarmente su tutti quelli che lo avvicinavano. Scherzava volentieri e, malgrado la sua delicata posizione ufficiale, si abbandonava a frequenti sfoghi di allegra ironia. Ecco come si diverti a fine novembre a descrivere in una lettera confidenziale una cerimonia cui aveva assistito a Pisa per l’inaugurazione di un busto del Principe Amedeo. È una pagina che lo tratteggia. « Che veramente mi sia divertito a Pisa non lo posso dire. Un’alzataccia alle quattro per fare tre ore di treno omnibus ed aspettarne altrettante al palazzo reale per la riunione dei Prenci. Alle io e tre quarti siamo partiti in pompa magna in vetture scoperte con una di quelle pioggerelle sottili che penetrano fino alle calze. Mi pareva che tutta la gente alle finestre per ammirarci ridesse di noi. E i