207 tro si vide costretto a continuare il viaggio per terra, nel quale preso e fatto prigioniero, più non ebbe la libertà. Laonde passando a nuova elezione, fu chiamato al trono Roberto fratello minore dell’ infelice Pietro, e tanta allettativa ha sempre una corona, per quanto pur vacillante e circondata da pericoli, eh’ egli accettò, e giunto a Costantinopoli e incoronato nella chiesa di santa Sofia, ratificò quanto avea fatto il reggente Conone di Bethune, poi raccogliendo i Baroni e i Veneziani tenne consiglio su ciò che più acconcio tornasse alla salvezza dell’ impero. Teodoro d’Epiro avea scacciato il figlio del marchese di Monferrato da tutt’ i suoi possedimenti, erasi impadronito della Tessaglia, della Macedonia e della Tracia, fino ad Adrianopoli, avea assunto perfino il titolo d’imperatore di Grecia (1222) ; nello stesso tempo, morto Teodoro Lascari, Giovanni Vatace suo genero e successore riprese le armi e ricominciò le conquiste. In tanta distretta l’imperatore Roberto si volse per soccorsi all’ Occidente. Papa Onorio III pubblicò indulgenze a quelli che si recassero alla difesa del-1’ impero, ma erano vani sforzi, trovandosi ogni Stato di Europa o con guerre all’ esterno o con interne commozioni. Quanto ai Veneziani, essi sempre premurosi dei propri interessi, nel mentre aveano fatto riconoscere e confermare i loro privilegi a Costantinopoli dagl’ imperatori Pietro (1) e dal successore Roberto (1221) (2) mediante i loro baili Giacomo Tiepolo e Marino Michiel succeduti a Marino Zeno, conchiudevano altresì trattati con Michele Comneno dell’ Epiro, predecessore di Teodoro, nel 1208 (3) e con Teodoro Lascari nel 1219 (4), dal quale ot- (1) Pacta I, 153. £?)- Pacta I. (Mj Pacta T. 114. (4) Pacta I, 154 e Trevisaneo.