363 atroci e 1’ uso della tortura, e quelle e questa perù per opportuni regolamenti modificate. II. Dopo aver detto della giustizia, ragion vuole che si tratti del commercio, parte, come ognun sa, principalissima, anzi anima e vita della veneziana Repubblica. Del quale non abbiamo lasciato di dare anche per l’addietro vari cenni ove la materia il richiedeva e tornavaci più acconcio (1), e specialmente in sullo spirare del secolo XI (2), come dicemmo altresì degli statuti nautici del Tepolo e dello Zeno (3), attendendo però a presentare un quadro più compiuto e a discorrere delle norme che lo regolavamo, allorché più abbondanti avessimo avuto i documenti, onde non avventurarci ad attribuire a quei primi secoli quanto ebbe svolgimento soltanto nei successivi. E per raccogliere le sparse fila, ricorderemo come fosse Aquileja centro d’ estesissimo commercio fino dai tempi romani, e ad essa e ai lidi vicini approdassero vascelli fino dall’ Africa, dall’ Egitto e dall’ Oriente (4) ed in essa risedesse il Prefetto della classe dei Veneti. Inoltre era Malamocco fino dai tempi di Strabono luogo di grande passaggio al commercio di Padova (5), e da tutte le notizie a noi pervenute è uopo conchiudere che gran parte almeno delle isole della Laguna avessero antichissima popolazione, la quale dovea comporsi di varie schiatte come primitiva veneta, etrusca, euganea, latina e (1) Tomo I, pag. 175, 198, 328, ecc. (2) Tomo I, pag. 334. (3) Tomo II, pag. 242. (4) Fidasi III, 372. (5) Propina palude# siturn est Patavium, omnium ejus regioni» ur-bium praestantissima, in qua ajunt «uper (a’tempidi Augusto o Tiberio) censos fuisse 1C viros equestres, et antiquitus ad bellum mittebat CXX militum millia ; multitudo etiam mercium quas Romani ad mercatum mittunt Patavini, cum aliarum tumvestimentorum, ostenduntquantum. et viris et opibus urbs eapolleat. Ad eam a mari subvectio est adverso flumine per paludes ad stadia CCL, ex magno portu, cui ut et flumini nomen est Medoaco, Strabone 1. V.