349 figli di nobili, anche al di sotto dell’ età prescritta (1), che potessero intervenire alle adunanze. Così il Maggior Consiglio venne a farsi ereditario nelle famiglie che fino a quel tempo vi aveano avuto parte, solo badandosi a tenerlo puro coll’ esclusione dei bastardi (fino dal 1277) e perfino dei figli nati prima del matrimonio (2), se anche dipoi legittimati (1376), o di matrimonio con donna non nobile, o che non avesse tenuto vita onesta- ecc. (3). Dal che avvenne che ad ogni nobile fosse fatto obbligo della notificazione del suo matrimonio e delle nascite dei figli all’ ufficio dell’ Avogaria, e quindi 1’ origine del così detto libro d'oro, in cui si registravano i matrimonii e le nascite dei nobili (ult. agosto 1506 e 26 aprile 1526) ; provvedimenti, come ognun vede, santissimi per la conservazione del buon costume. E per ragioni politiche furono per legge del 23 settembre 1498 esclusi i nobili ecclesiastici. Laonde la formazione dell’ aristocrazia veneta e la riunione di tutt’ i poteri in questa, fu, qual dovea essere, 1’ opera lenta del tempo, non un improvviso mutamento negli ordini dello Stato, non l’effetto immediato di quella legge, che troppo mal conosciuta divenne poi tanto famosa col nome della Serrata del Gran Consiglio. Al Maggior Consiglio spettavano le nomine alle magistrature, le deliberazioni negli oggetti politici ed economici, cioè leggi, grazie, guerre, paci, alleanze, imposte, prestiti ecc., assistito altresì, come dicemmo, dall’ intervento del Consilio de’ Pregadi o Senato, della Quarantia e degli altri Magistrati urbani, dai Rettori, tornanti dal loro ufficio ecc. Le elezioni dei magistrati si facevano dapprima ballottando semplicenente ogni proposto, che doVea riportare (1) Per legge 19 nov. 1497 fu fissata 1’ età d’ anni venti. (2) Libro Patritiorum alla Marciana. (3) Legge 1422, 1506, 1526, 1589, 1590 ibid. Vol. II. 45