198 rebbe giurare questa pace anche dal podestà di Costantinopoli, dal duca di Candia, dal bailo di Soria, mentre il podestà ed il Comune di Genova farebbero far altrettanto dai loro rispettivi governatori nei varii loro possedimenti (1). In questo frattempo avea il doge conchiuso varii trattati colle città vicine, come con Valchero' patriarca d’ Aqui-leja (1206) (2) e con Padova per l’amministrazione della giustizia (1209 (3), ed era sceso anche in Italia Ottone IV imperatore, nel 1209, allo scopo di escludere dal trono delle Due Sicilie il giovane Federico II, figliuolo dell’ imperatore Enrico VI e nipote del Barbarossa. A quell’ occasione i Veneziani mandarono, come al solito, ad ottenere la conferma dei loro privilegi, i quali furono rinnovati da Ottone con suo diploma in data 15 settembre 1209 (4). Se non che poco durò la fortuna di Ottone: avversato dal papa, minacciato negli stessi suoi domimi di Germania, fece presto ritorno a questa ove le armi aveano a decidere fra lui ed il suo competitore Federico, invitato da un partito, che gli era favorevole, a recarsi prontamente a sostenerlo. La battaglia fu data il 27 agosto 1214 a Bouvines e riesci infelice ad Ottone, il quale videsi costretto a ritirarsi nelle sue terre paterne nel BrUnsvick, mentre il suo rivale riceveva la corona reale di Germania in Aqui-sgrana, e non dovea tardar molto a far vivere le antiche pretensioni dell’ avo rispetto alle italiane repubbliche. Le quali intanto non posavano, sempre agitate dalle fazioni e dalle guerre fraterne. Ma tanto è ferace questo (1) Cod. CCXXX, cl. X lat. e Trevisaneo. Caffaro Annali Gen. Fa mandato il notajo Gabriele a Genova e al conte Aleman per ricevere il giuramento di pace. Liber Plegior urti, p. 93, t. all’arch, gen. (2) Cod. Trev. (3) Pacta II, 159. (4) Pacta I.