Sofferenza dell’ammiraglio sue recenti vicende Pio X aveva pronunciato alcune parole di stima nei suoi riguardi. « Mi è immensamente piaciuta la frase di Sua Santità — scrisse. — Dimostra che era vero l’accanimento della framassoneria, poiché nessuno meglio del Vaticano è bene informato ». « Ma anche questa volta l’ho sfangata contro di loro. È la seconda; me la caverò ad una terza? » La situazione politica interna molto tesa che aveva indotto Giolitti a lasciare il governo, sfociò nei moti sovversivi della “ settimana rossa ” assai gravi in Romagna e in Ancona dove le masse in rivolta e padrone delle strade inneggiarono alla repubblica. Nelle difficoltà del momento il governo non poteva nemmeno inviare truppe perché i treni erano bloccati. Stimando Cagni come l’uomo più adatto, per l’energia e il prestigio personale, a ristabilire l’ordine nella città in rivolta, il governo decise di mandarlo nel porto di Ancona con la sua nave ed i suoi marinai. All’arrivo dell’ammiraglio le autorità avevano già perduto ogni controllo dell’ordine pubblico, anzi le masse capeggiate dall’anarchico Malatesta erano sfuggite al dominio degli stessi organizzatori socialisti. Un tumultuoso corteo inneggiante alla rivoluzione fra uno sventolare di bandiere rosse scendeva verso la ferrovia dove, secondo una voce diffusa, i soldati avevano gettate le armi. Invece là era Cagni pronto a respingere l’urto. E la marea fu arrestata da una salda barriera di marinai ai quali l’ammiraglio aveva ricordato che la Marina non ha mai patito offese da nessuno, né in patria né all’estero. Dopo l’angosciosa sospensione del primo contatto, i marinai reagirono slanciandosi avanti compatti, baionette in canna. La folla si disperse subito intimorita. L’autorità aveva trionfato per un solo gesto risoluto ed incruento del suo rappresentante straordinario. Era l’i i giugno. Senz’altra necessità di repressioni la sommossa quietò in pochi giorni. E l’elogio con cui Millo accolse un rapporto di Cagni su quella breve operazione fu il migliore suggello possibile alla polemica che aveva divisi i due amici dopo l’incaglio della “San Giorgio”.