231 sparmiando nè la facoltà nè le persone proprie ; egli stesso loro doge, per dare esempio agli altri, e per dignità della Repubblica, offerirsi di andare a quell’ impresa, sperando che il Signore Iddio presterebbegli tanta grazia di far tali azioni da riuscire ad accrescimento della veneta gloria e dell’ ottimo nome già dai maggiori acquistato colle proprie virtù appresso ciascuna azione. Approvato il divisamento del doge e lodata la sua prudenza ed il coraggio, furono prontamente allestiti dodici barconi e sei navigli con tutti gli armamenti di guerra, e ascoltata la messa dello Spirito Santo, il doge s’imbarcò (1) sul Bucintoro (2), accompagnato da molti gentiluomini e cittadini, e giunse coll’ armata il terzo giorno sotto Ferrara, ove fu incontrato dal Legato e dai principali del-1’ esercito assediante. Ripresa quindi 1’ oppugnazione della città, si continuava a batterla di giorno e di notte con gatti, catapulte, mangani ed ogni argomento guerriero, e già tra i nemici, specialmente per parte del capitano Ugo Ramberti che vedeva devastare i suoi campi (3), cominciava a manifestarsi un desiderio di venire agli accordi. Furono infatti avviate le trattative, consenziente il Salinguer-ra, il quale si persuase perfino a trasferirsi in persona al campo nemico, e nello stesso tempo furono fatte entrare nella città alcune genti veneziane e pontificie cbe ne presero possesso (4) in modo contrario ai patti ; a ciò per- (1) Dandolo dice che mandò in vece sua il figlio Giovanni. (2) Era dunque un naviglio di guerra. Così 1355 sett. 27: Quod no-strae galeae comunis et buzentauri in reditu suo levent de omni parte mercatores et mercaciones eco. Misti Senato all’Archivio. Ciò contro l’etimologia data nelt. I, p. 238. Però laderivazionedev’essere ad ogni modo da buzeus, nome di altro naviglio. Yedi Venezia e sue Lagune. (3) Il Frizzi ed il Muratori dicono che era stato compro dai nemici. (4) Ciò spiega quanto il Frizzi confessad’ignorare, come cioè le genti del Salinguerra non si opponessero al rapimento che di questo fu fatto per trasportarlo sulle navi veneziane.