181 formidabile alla Repubblica. Laonde in lui unironsi i suffragi, e la sua incoronazione fu eseguita nella chiesa di santa Sofia il 23 maggio del 1204. Volendo poi dare esecuzione a quella parte del trattato per cui i sacerdoti di quella nazione, dalla quale non fosse stato tratto 1’ imperatore, aveano a scegliere il Patriarca, furono nominati a Venezia 1’ 8 maggio 1206 : Adamo prete di s. Silvestro, Giovanni Bellon prete di san Martino, Ottone e Marin preti di s. Geremia, Pietro Sterminio prete di s. Apollinare, Giacomo Mairano diacono di Castello, Mattia Malianzuco prete di s. Simeone profeta, Leonardo Balbi piovano di s. Gio. Crisostomo, Nicolò Tinto piovano di s. Nicolò, Nicolò Tomaso prete di santa Margarita, Pietro Salimben prete di s. Pantaleone, Giovanni Ma-lao prete in santa Lucia, Pietro Raibolo cherico in s. Marco ; e come sostituti, Giovanni Teodi sacerdote, Filippo de Lumpulo, Alberto suddiacono e Natale cherico (1), i quali dopo aver solennemente giurato di non eleggere alcun canonico, diacono, suddiacono ecc. che non fosse veneziano (2), si trasferirono a Costantinopoli, ed adunatisi nella chiesa di santa Sofia, elessero a patriarca Tommaso Moro-sini discendente dal doge Domenico Morosini e ne fu tosto mandato annunzio al papa. Il quale, benché nulla avesse ad opporre quanto alla persona dell’eletto, molto trovò a contraddire circa alla forma dell’ elezione (3), che dichiarava nulla e come non avvenuta ; ma considerando la necessità (1) Andrea Morosini, p. 218. (2) Cod. X, ol. X lat., fra i docum. (3) Cura hujus modi nobis fuisset electio praesentata, licet de persona electi, et mora diutina, quarti apud sedera apostolicam fecit olim, nos et fratres nostri sufflcientem, notitiam haberemus, utpote, quem nooeramus genere nobilem, honestum moribus, providentia circumspe-ctum et compeienter litteris eruditimi; etecMonem tamen examinavìmus juxta morem et earn invenimus contra formamcanonicamattemptatam. Epist. d’Innocenzo III a Iianieri Dandolo. Vol. II. 24