83 bero, che• i Veneziani sospesero ogni traffico coll’impero greco (1), al quale da tal sospensione aveano a derivare molti disagi e pregiudizii non lievi (2). Fino dal tempo dell’ assedio di Corfù e dall’ insulto fatto a quell’ occasione da’ soldati della Repubblica a quelli di G-recia, era rimasto nel cuore di Manuele un profondo livore contro i Veneziani. Tuttavia per quanto odiati a causa del loro orgoglio (3), erano però divenuti per ragion di commercio tanto indispensabili alle popolazioni dell’ impero, che Manuele dissimulando si studiò di rappacificarli e d’indurli a riprendere con tutta fiducia i loro negozii (4). Mentr’ essi dunque a tutt’ altro attendevano, cominciò a divulgarsi sordamente qualche cosa di certa gran trama per parte dell’ imperatore, e gli ambasciatori Sebastiano Ziani e Aurio Malipiero a lui recatisi, gli dissero : Signor imperatore, abbiamo udito, ma non crediamo, che il tuo impero abbia disegnato di far molti mali ai Veneziani (5). Al che egli rispose rassicurandoli, e fece anzi un editto che se alcuno avesse offeso un Veneziano, sarebbe senz’ altro impiccato. Intanto però sotto varii pretesti si andavano raccogliendo truppe nella capitale, e quando fu il momento opportuno, il 12 marzo del 1171 (6), tutti i Veneziani dell’impero furono imprigionati, e confiscati i loro beni e le merci. A tale notizia, grande fu lo sbigottimento in Venezia : era il fatto sì enorme che a mala pena volevasi prestarvi fede e deliberavasi di mandare a Costantinopoli (1) Cron. Aitili. (2) Vedi Lucio, 1. Ili, c. IX. e X, ove anche diplomi di Spalato. (3) Romanosque mulieres conjugio sibi adsciscentes, in earum aedibus caeterorum Romanorum instar extra limites ab imperatore iis prescriptos, domicilia habebant. Cinnam. (4) Cron. Altinate. (5) Cron. Altinate. (6) Ut.... Venetos omnes certa die comprehendì eorumque bona publicari juberet, Niceta, 1, Y.