16 Santi, cioè s, Teodoro martire e s. Nicolò zio di quello cercato ; tuttavia non lasciava il vescovo colle preci e colle lagrime d’implorare da Dio, che il ripostiglio della preziosa reliquia gli rilevasse, ed era già per partirsene tutto addolorato, quando una soave fragranza che ad un tratto si diffuse, condusse i cercatori a scavare sotto un altare diroccato e colà trovarono s. Nicolò. Nel colmo della gioja, in cui vennero tutti i Veneziani per tale scoperta, restituirono la libertà ai prigionieri pisani e trasportato il Santo con tutta venerazione sopra una delle navi, sciolsero di nuovo le vele. Tale è il fatto quale ci vien raccontato da un contemporaneo (1), nonché dal Dandolo nella Cronaca da Paolo Morosini nella Storia e da Andrea Morosini nelle Imprese di Terrasanta, ben distinguendolo dal precedente dello scontro avuto coi Pisani, eh’ ebbe tutt’ altra cagione ; fatto che volli riferire nei suoi particolari siccome quadro dei costumi del tempo, eccessivi così nella devozione, come nelle mondane passioni, miscuglio singolare di religione e di ferocia. Seguendo la loro navigazione, giunsero i Veneziani a Joppe o Jaffa allora in potere dei Cristiani ed ove poco tardò a giungere Goffredo coll’ esercito, vincitore del sultano di Damasco, ma già oppresso di quella infermità che poco poi lo trasse alla tomba. Volle nondimeno vedere i duci veneziani (2), i quali dissero : com’ erano venuti (1) La narrazione contemporanea sta in Corner, Notizie storiche delle Chiese ecc. E’ dunque da rettificarsi chi raccontò diversamente e attribuì il conflitto alle pretensioni che Yeneziani e Pisani movevano su quel corpo. Nulla di ciò neppur nel Dandolo. (2) Nulla si legge degl’ importanti particolari, che qui diamo, negli storici di Venezia. Ma ben si trovano nel contemporaneo Albertus Canonicus de Hyerosolimìtana Historia : Gotifredus gravi in-firmitate correptus divertens Joppem, episcopum et ducerti Venetorum in apparatu copioso et armorum multitudine reperii; cognito autem quod Christiani essent et non hostilis collectio, secreto hospitium, quod sibi novum construxerat, cum paucis subintravit ecc,