DOCUMENTI DEL XIV SECOLO 71 J333 il Consiglio maggiore deliberava una vendita per ricavare danaro a vantaggio della « fabbrica » della chiesa. Lo statuto comunale, agli anni 1341 e 1349, dispose che ognuno dovesse lasciare un legato a favore della cattedrale. Lo stesso statuto ricordava i « caniparii fabrice ecclesie maioris », che erano i fabbricieri della chiesa maggiore. Tali documenti dimostrano una sola cosa: che nella cattedrale già compiuta c’era necessità di lavorare anche in quegli anni, che la fabbriceria aveva bisogno di danaro e che la chiesa e i vescovi, come assevera lo stesso Kandler all’anno 1333 e provano i documenti, erano in tanta miseria, che il Comune se ne doveva occupare. Vedremo poi quanti lavori (restauri generali, tetto, rosone, cappelle, campanile) si facessero nel secolo xiv. A questo e non a altro si riferiscono quei documenti. Mentre ci sono parecchi documenti e v’è un’iscrizione del 1337 che parlano indiscutibilmente della nuova costruzione del campanile, non esiste un solo documento, dal quale si possa dedurre che la cattedrale tra il 1312 e il 1385 fosse in costruzione e che l’anno 1385 fosse compiuta. Un’opera così vasta e così lunga, richiedendo ingenti somme di danaro, quali allora non aveva certamente la chiesa e nemmeno il Comune, avrebbe avuto d’uopo di numerosi e importanti provvedimenti del capitolo o del Consiglio e di essi sarebbe qualche traccia nelle carte. Non ce n’è invece alcuna o si cerca invano. Guardiamo le addizioni agli Statuti: ne troviamo una del 1358 che ordina ai fabbriceri di laborare et facere laborari campanile maioris ecclesie. Quest’era allora l’unico lavoro in corso d’esecuzione. Nel 1365 si parlava ancora dell’opera del campanile, ma nel duomo solo di restauri (aptamento) ove il podestà li avesse ritenuti opportuni. Sono notizie precise, che escludono l’esistenza contemporanea di altre opere maggiori. Possiamo inoltre aggiungere che non c’è un solo documento dei secoli precedenti al xiv che ricordi due chiese affiancate sul colle o una chiesa e un altro edificio sacro a mezzogiorno della stessa. E non esiste uno che rammenti una chiesa di san Giusto diversa dall’odierna cattedrale. Da nessuna carta insomma risulta che, sino al principio del xiv secolo, due chiese sieno state sul colle di san Giusto, l’una a fianco dell’altra. Il che basterebbe a escludere quest’arbitraria supposizione, poiché i documenti di quel tempo non scarseggiano e le indicazioni topografiche urbane vi sono abbastanza notevoli.