84 SIGNIFICATIVE CONCORDANZE ARCHITETTONICHE Le arcate cieche del fondo, mentre ora arrivano al livello dell’altare, stavano, conforme il sistema delle basiliche del vi secolo, a metà della parete absidale. Forse erano cieche come sono oggi e come erano nell’abside di San Giovanni d’Arbe. Ma più probabilmente tra una colonnina e l’altra s’aprivano finestre, come nelle' chiese greche, nel battistero di Neone a Ravenna o nella basilica di Parenzo. Qualunque fosse l’ampiezza della basilica di Frugifero, bisogna tener presente ch’essa non fu isolata: essa fece parte d’un complesso di costruzioni, che lo stesso vescovo compì in quei pressi. Infatti, nel 1843, abbattendosi l’abside centrale del duomo, dietro di questa, a una distanza di circa dieci metri dall’abside di Frugifero, fu scoperto, come dice il Jenner, « un tratto di selciato a musaico ». In esso si leggeva il nome Frugif, cioè Frugifero. Segno che ai fianchi della basilica, al posto dell’abside centrale del nuovo duomo, e probabilmente più oltre, quel vescovo aveva elevato altri edifici sacri. Tra essi sarà stato il battistero. Due modesti frammenti scultorii, che sono al Lapidario, appartennero alle costruzioni di Frugifero, poiché vengono dal duomo e sono del vi secolo: uno contiene una croce dentro un cerchio; l’altro, dentro una cornice di foglie liscie, una testa di cervo in rilievo (fig. 12). L’esame dei particolari del tempio può guidarci a alcune conclusioni importanti. Uno sguardo alla sua planimetria (fig. 22) ci mostra che la bocca dell’abside della prima navata di sinistra si apre allo stesso livello di quella destra di san Giusto e che le prime colonne delle due navate sono le sole in tutta la serie che si trovino in riga: sicché il presbiterio delle due navate è egualmente largo. È possibile ammettere, come cosa naturale, che due edifici di diversa epoca, di diversa costruzione e di diversa destinazione, come sono imaginate dal Kandler le supposte chiese genitrici di San Giusto, abbiano avuto proprio a un medesimo livello l’arco della tribuna e le prime colonne, e con ciò un presbiterio egualmente largo? Bisognerebbe presupporre Dio sa quali relazioni fra le due chiese o una, davvero, stravagante opera del caso. Ben più semplice, invece, e verosimile è l’ammettere che, quando si fabbricò la cattedrale con l’intenzione di assorbire la basilica di Frugifero, si calcolò l’altezza dell’apertura della sua abside e insieme quella delle sue prime colonne, quindi vi si conformò il piano della costruenda navata di sinistra. Bisognava na-