298 AFFRESCHI NELI.’ABSIDE DI SAN GIUSTO destra un portico a volta occupa il centro; si vedono da una parte due soldati che spingono il martire nella torre, dall’altra, attraverso una finestra, il martire che prega nella stessa prigione; sotto il portico dormono altri due soldati. Il pittore ha curato minutamente il dettaglio nelle armature di questi due fig. 75: madonnina del xiv secolo (in legno - da san Giusto, collez. Scaramangà) soldati giacenti, i cui panzeroni con sottanino in forma di membrana divisa da liste di metallo (simili a quelli dei soldati che tengono il Cristo di Giotto dinanti a Caifa nell’Arena di Padova) si allargano con un curioso effetto pittorico. Nella terza scena san Giusto, disteso ignudo su una tavola, è verberato da un « manigoldo » dinanzi al magistrato, che conversa con un altro cittadino e con due soldati. La zona superiore è chiusa dalla figurazione del martire spinto da due soldati in una barca, dove un garzone prepara la corda col sasso.