X PREFAZIONE si istituì l’ufficio del canicida, o che gli n gennaio 1803 la bora fece naufragare ben otto grosse navi nel porto. Chi cercasse qui dentro di codesti aneddoti, rimarrebbe deluso. E spero — altrettanto deluso sarebbe chi pensasse trovarvi la storia del campanile di San Giusto e dei suoi rampolli. Nei limiti delle mie forze, ho usato ogni fatica e diligenza a narrare della nostra città in modo da rappresentare la sua vera personalità storica, da comprendere il suo valore come individualità politico-economica e come organo di civiltà, la sua funzione nei rapporti con la Nazione tutta, con la frontiera d’Italia e coi popoli oltramontani. Giudicherà il lettore se questo mi sia riuscito. Egli voglia tenere presenti le difficoltà del lavoro, considerando che questa è la prima storia di Trieste che si scriva sintetizzando tutto il materiale fin qui pubblicato e che gli studi particolari di cose triestine sono incompletissimi. Lamentando quanto fino allora non s’era fatto per la storia triestina, il Kandler scriveva nel 1863: « Non ancora sono raccolte e pubblicate tutte le iscrizioni, non ancor quelle del Medio Evo, non ancor illustrate completamente le monete, neppur cominciato colli stemmi e coi sigilli, non ancor raccolti tutti i diplomi, non ancor pubblicati tutti li testi delle antiche sue leggi, non ancor pubblicati li testi inediti di storia... ». Dopo sessant’anni si possono ripetere le parole del vecchio storico con la sua stessa malinconia. Quella della nostra città è una storia povera di attrattive affascinanti, perché manca 0 quasi di grandi personaggi, manca di grandi avvenimenti, manca di lotte romanzesche, di tragiche fazioni, di folle tumultuanti. È — sino al XIX secolo — storia di una piccola, audace e travagliosa collettività e ha, quasi diremmo, più importanza come storia di un punto geografico. Di tratto in tratto si eleva dal fondo anonimo dei tempi antichi un episodio di eroismo comunale 0 la tragedia di una ribellione soffocata nel sangue 0 la bellezza tutta spirituale di un affermazione nazionale opposta agli stranieri. Ma