LA STATUA DI SAN GIUSTO 185 i pennacchi degli archi, quanto le pareti avevano i dipinti fasciati da liste rosse o brune, che ricordavano non solo i predetti affreschi dell’abside di San Nicolò, ma altresì — per rimanere vicini a Trieste — le eguali fasce negli affreschi della cripta del duomo di Aquileia (xn secolo) e in quelli di Santa Maria di Muggiavecchia (xm secolo). Anche certi frammenti di veste talare e di calzature che si vedevano, e inoltre la qualità dei colori usati, sembravano accennare al xm secolo. Questi frammenti d’affresco, se fossero stati meglio conservati e più sicuramente giudicabili, avrebbero fornito un argomento decisivo per provare che la navata destra e la parete che dà sulla navata centrale esistevano ben prima del xiv secolo sull’attuale lunghezza. Anche così scarsi come sono, quei frammenti offrono buon materiale per la storia edilizia della basilica. Operatisi, nel 1891, restauri degli affreschi trecenteschi dell’abside di san Giusto, fu constatato che coprivano dipinti più antichi. La scultura non è ricca. L’opera pili importante è la statua di san Giusto (fìg. 38), posta sul campanile sotto un baldacchino. Il santo è vestito d’un ampio mantello, che è fermato sulla spalla destra e cade piatto e pesante con una serie di fitte pieghe paraboliche nel mezzo. L’orlo è ornato di rosette. La tunica talare, sotto il manto, ha una decorazione di viticci e rosette a rilievo. Sulle spalle e sul seno sta una specie di pettorale, abbellito, sotto il collo, da tre rose a rilievo marcato, nel resto da una fascia di rosette e da un orlo di viticci correnti. Il santo tiene con la destra la palma, fatta con un lungo bastone che si allarga quasi in una frangia all’estremità superiore; nella sinistra porta l’imagine della sua chiesa dentro una cinta merlata. Il capo, posto su un collo molto alto perché si possa vedere tutto dal basso, ha una capellatura che scende dietro le orecchie e termina sulla fronte schiacciata con certe simmetriche ciocche di treccia, eguali a quelle del san Giusto ch’è nel musaico già descritto. La statua, concepita con notevole grandiosità decorativa, è lavorata soltanto nella parte anteriore e è piatta, essendo stata scolpita per essere addossata a una parete. • Essa non è romanica, è invece ancora del tutto bizantina, sia nella concezione rigidamente stilizzata e schematica, sia nei particolari del capo, sia nella decorazione delle vesti. Non ha un'opera simile a cui la si possa paragonare per studiarne l’età: ricorda, per le vesti, alcuni