206 CONGIURA PER UNA SIGNORIA EREDITARIA suoi soldati. Nobilis miles, nobile con l’aristocratico grado della milizia, è nominato lo stesso Marco nel 1313. Era dunque Marco circondato di grande onore nella città e vedeva i suoi figlioli crescere in autorità e in valore. Egli doveva sentire che la sua famiglia, come complesso d’uomini di pregio, eccelleva tra le altre cittadine. Espertissimo della vita pubblica, in cui aveva consumato la vita, poteva non sedurlo il sogno d’impadronirsi di quel Comune, -che aveva retto e rappresentato nei momenti più difficili, e di trasformarlo in una signoria ereditaria? 11 Manzano, sulla scorta del Nicoletti, ricorda che proprio nel 1313 Marco Ranfo richiamò a Trieste gli sbanditi guelfi che stavano nel Friuli e restituì a loro la patria. Fu prima della congiura — per incarico del Comune o per acquistarsi popolarità, — ovvero fu in un momento, in cui Marco potè tenere nelle sue mani il Comune? Nel settembre del 1313 scadeva il regimen del conte di Gorizia e del suo vicario: il Consiglio maggiore doveva decidere se nominare altro podestà o se governarsi coi consoli. Non era quello per un uomo d’azione e d’armi il momento opportuno per operare e per conquistarsi l’ufficio di potestas in perpetuum o quello di capitano generale e perpetuo della città? Gli esempi non mancavano vicino a Trieste. Pochi decenni prima. Biachino di Momiano aveva tentato costituirsi una signoria a Cittanova. Da alcuni decenni i Castropola reggevano con una signoria ereditaria Pola e portavano, nel 1313, il titolo di capitanei generales et perpetuales, come i Bonaccolsi di Mantova. Da Venezia erano venute le notizie del grande tentativo di Baiamonte Tiepolo. Da ogni parte d’Italia venivano notizie di uomini audaci e forti, che s’impadronivano dei Comuni e vi costituivano le loro signorie. La stessa azione del conte di Gorizia., che dal suo castello era partito alla conquista del predominio nel Friuli, doveva suggerire idee avventurose e cimentose emulazioni nei suoi amici e nei vicini. La cospirazione tramata per fondare una signoria ereditaria s’in-travvede, se non c’inganniamo, nelle stesse disposizioni dello Statuto, che vogliono sterminati tutti i maschi della famiglia Ranfo, perché non rimanessero prosecutori o eredi dell'idea.di Marco. Ci fu proprio l’intenzione di distruggere la famiglia, cioè la base della congiura e il nucleo,