CONGIURE PER VENEZIA E TUMULTI 339 paragone alcuno), ma proprio tra la città e il retroterra carsico e car-niòlico. Questo non voleva far capo, per i suoi commerci, a Trieste, dove il traffico era forse impastoiato da molte antiquate leggi degli inderogabili Statuti e dai dazi necessari alla vita indipendente del Comune, ma scendeva nelle più lontane città istriane, dove il commercio era più libero e più vario. La lotta per vivere commercialmente, Trieste non doveva sostenerla nelle acque adriatiche, dove, osservate e subite le leggi generali del mare, aveva libertà di aumentare quanto voleva le sue navi e i suoi traffici: ma invece sulla terra. Perciò rimase ferma a Castelnuovo, dove controllava le strade, sempre pronta a « voltare » con la forza il transito verso il suo porto. Non penetrò già allora nella coscienza di alcuni cittadini la realtà dei rapporti che intercedevano tra la decadenza del commercio e la esclusione della città dal dominio veneto? Non oseremmo assicurarlo. Ma la periodica manifestazione di congiure a favore di Venezia ci spinge a crederlo. L’ultimo giorno del febbraio 1443 fu prima trascinato per la città legato alla coda del suo cavallo, e quindi appiccato alla torre della Cella, un cittadino condannato per avere congiurato a dare Trieste alla Repubblica veneta. Lo Scussa, sugli appunti del Rapido, lo chiama Giusto, cancelliere di Trieste. La carica o il titolo (cancellarius Tergestinorum) sono documentati per quei tempi: ma qualcuno sospetta si trattasse di un Giusto della famiglia dei Cancellieri, triestina. Fu solo a cospirare o fu il capo d’una congiura? La verosimiglianza sta per la seconda ipotesi. Nello stesso anno 1443 scoppiò a Trieste una grave sommossa: magna seditio, dice un biografo di Pio II. La città fu in tumulto. Ignoriamo il motivo della sedizione. Ma la terribile morte di Giusto ci trae vivamente a congiungere la cospirazione veneta e i tumulti successivi come causa e conseguenza o con altro nesso più importante. Certo la sommossa fu diretta contro l’autorità del dominio austriaco o produsse tìg. 84: rilievo riproducete la torre di Riborgo (sulla casa eretta al posto della torre)