L’ORGOGLIO DELLA PICCOLA CITTÀ 345 uno homo vai cento e cento no vai uno. Era l’espressione del gonfio e temerario orgoglio di quella piccola città, che voleva e teneva la libertà movendosi tra due colossi, la Casa d'Asburgo e la Repubblica veneziana, dando brighe ora all’una, ora all’altra. Due anni dopo questi fatti il Senato veneto, trattando dei Triestini, li accusava di modi sconvenientissimi e violenti, di leggerezza e d’incostanza; ma affermava di essi cosa per quei tempi alta e memoranda, mentre diceva che, « superbissimi, avevano sempre voluto rimanere in signorìa di sè stessi e che non avevano mai prestato obbedienza ad alcuno » (Terge-stini superbissimi sui iuris semper esse voluerunt, nemini unquam obe-dientiam prestiterunt...).