PRIMI INFLUSSI DI VENEZIA 6l politica, onde assicurarsi la supremazia dell’Adriatico. Ragioni commerciali cooperarono a rendere sempre più intenso quel contatto, favorito dall’identità della stirpe. Nel 932 la città di Capodistria, per mezzo delle sue autorità municipali, conchiuse liberamente un patto con Venezia: pur riconoscendo nell’intestazione del documento la sua appartenenza al Regno, promise fig. 17: capitello di San Giusto (vm-ix secolo) un tributo annuo al Doge veneziano, e con ciò riconobbe anche a questi un diritto di sovranità. Probabilmente il ducato tendeva a ottenere eguale omaggio dalle altre città della costa: forse anche l’ebbe. Ma il marchese d’Istria, Vintero, volle opporsi e aprì un conflitto con Venezia, la quale, col blocco delle coste istriane, lo costrinse a chiedere mercè. Infatti, nel 933, il marchese, i vescovi e i rappresentanti delle città si recarono a Venezia, le domandarono perdono, promisero di non mai combattere sul mare contro di essa e le fecero altre concessioni, sempre come signora del mare, a tutto detrimento dell’autorità regia. Crediamo