SCAMBI E PRODOTTI LOCALI 401 I contratti del xv secolo sono su una base mista d’economia monetaria e naturale, il traffico facendosi con scambio di merci o verso pagamento in oro, oppure offrendo, ad esempio, una partita di ferro in Puglia e ricavandone il valore commerciale parte con altre merci (olio e frutta) e parte in danaro. Il capitolo maggiore era però sempre nello fig. 95: san Cristoforo, in legno, fig. 96: san Sebastiano, in 1 tigno, del xv secolo (tesoro del duomo) del xv secolo (tesoro del duomo) scambio di prodotti locali (vino, olio, fichi, sale) con materie prime o con manufatti e sopratutto con granaglie portate dai mussolati o dai salinari dell’interno. Commerciarono a Trieste cittadini di Venezia, di Milano, di Firenze, di Bologna, del Friuli, dellTstria, delle Marche, nonché Slavi e Tedeschi, speculando soprattutto su quegli scambi. Si tenevano due fiere in città, l’una per san Lorenzo, in agosto, l’altra per san Giusto, in novembre. Si esponevano le merci nelle bot- Storia di Trieste, vol. I. 26