PREFAZIONE XIII cantismo. Egli scrisse due volte in particolare di storia triestina: nel 1850 le Notizie storiche di Trieste (sotto lo pseudomino Gio-vannina Bandelli) e nel 1858 la Storia del Consiglio dei Patrizi. Lasciò, di più, inedite una storia della città che va dalle origini sino al 1382 {di cui è stata pubblicata recentemente la prima parte) e molte aggiunte alla Storia del Consiglio. Questa ha pagine veramente belle. Ma il Kandler non ha scritto animato sempre da una pura ricerca di pensiero e di verità: egli ha composto un’opera tendenziosa, una storia prammatica 0 meglio praticistica allo scopo di convincere i Triestini che la loro città, benché italiana, non aveva avuto e non poteva avere felicità se non unita strettamente e devotamente all’Austria e agli Asburgo. Ci credeva con sincero bigottismo. Onde dogmatica gloria la famosa « dedizione » del 1382 e da questo dogma caratterizzato tutto il passato e auspicato l’avvenire. Egli ha magnificato quell’oscuro avvenimento molte volte, ma ha fatto una volta soltanto fuggevole cenno di quanto accadde dal 1383 al 1385. La ribellione del 1468 è divenuta poi tumulto di pochi facinorosi e crimine di « briaca plebaglia »; 0 una semplice « abbaruffata fra cittadini ebbri » fedeli all’Imperatore. Venezia, una potenza insaziabile, sempre bramosa di rovinare 0 di distruggere Trieste: gli Asburgo —-duchi, arciduchi e Imperatori — membri sublimi d’un Augusta Casa, sempre pronti a versare i frutti della cornucopia su Trieste. Da San Marco tutte le ingiurie e ogni danno: dall’Aquila tutte le laudi e ogni felicità. Egli ha esagerato fino all’inverosimile gli atti di cortigianeria compiuti nel passato verso l’Austria: ha trascurato di adoperare documenti da lui stesso editi e ha spesso accuratamente celato quanto parlava di buoni rapporti veneto-triestini e di partito veneziano a Trieste. La contingenza, che si chiama Austria, ha soverchiato nella sua opera la verità immanente dell’antichità e della modernità di Trieste, verità che si esprime con un altro e unico nome: Italia. Da questi e simili artifizi, essendo rimasto il Kandler