MUSAICO DELLA CHIESA TRIONFANTE 181 mentale, è forse opera dello stesso artista, benché l’espressione del volto sia molto diversa. Era vescovo di Trieste in quel tempo l’analfabeta Detemaro, che ebbe la sua chiesa in condizioni floride, come si può arguire dalle donazioni che fece. Due documenti — il primo del 1135 e l’altro del 1145 — attestano le sue vivissime relazioni con Murano, ove i monaci di San Cipriano ebbero da lui favori specialissimi e generosi. Tali documenti suffragano ottimamente la supposizione che fra Trieste e Murano vi fosse uno scambio di artisti. Nella conca dell’abside della navata di San Giusto un altro musaico del xii secolo spande neH’aria grigia e povera della cattedrale le vibrazioni armoniose dei suoi fondi aurei e dei suoi colori (fig. 36). È quello che abbiamo già ricordato in precedente capitolo (p. 138) e rappresenta il Cristo tra san Servolo e san Giusto. Il Cristo, figura alta e sottile, campa sull’orlo della calotta diritto e solenne: un gran nimbo gemmato gli circonda il capo, ai cui lati sta la sigla ic-xc; benedice alla latina con la destra e tiene con l’altra mano un libro aperto in cui si legge: vita conscripti simul este patris benedirti. Sopra una base quadrangolare riccamente ornata, egli calpesta col piede destro un serpente, col sinistro un piccolo basilisco. A destra gli sta san Giusto, vestito di un ricchissimo mantello, tutto ornato di rombi, di ottagoni e di quadrati di gemme, fermato sulla spalla destra, ove lascia vedere sotto una tunica bianca: tiene la mano destra aperta sul seno, come gli oranti, e con la sinistra un nodo del mantello e una palma. Ai lati del grande nimbo che circonda il giovane volto, incorniciato da una capellatura di lunghe ciocche simmetriche, si legge: scs iustus. Giovane è anche san Servolo, che s’eleva nella densa luce aurifìca della calotta. Sotto il mantello, fermato sulla spalla sinistra, ha una tunica talare ornata di grandi ricami. Con la destra, nascosta sotto il mantello, tiene una croce: la sinistra è alzata al petto in atto d’indicare il Cristo. Ai lati del nimbo: scs serwlvs. Alla base del musaico canta un inno di vittoria l’iscrizione che abbiamo già citata. Tutta la calotta è incorniciata di una larga fascia ornata, su fondo d’oro, di rombi contenenti fiori alternati a stelle formate da fiori con una crocetta nel centro. Il musaico copre anche i pennacchi degli archi di Frugifero, con due tralci simmetricamente