ARTE E CULTURA 25 di alcuni scavi operati nell’orto Chicchio e alla casa Garzaroli, sulla linea di fronte del teatro, lungo la via Riborgo. Un’iscrizione, di cui esistettero due esemplari, uno in Riborgo e l’altro sulla parte posteriore del teatro, porta il nome di Quinto Petronio Modesto, triestino, ufficiale del tempo di Nerva e di Traiano: gli si attribuì, di fantasia, la costruzione del teatro. La città deve aver posseduto anche un anfiteatro, poiché esiste un’iscrizione triestina che rammenta i giochi gladiatori. Nel municipio, che fu in contatto continuo con le città greche dell’Italia meridionale e con Aquileia, non poterono non penetrare gli fig. 8: sarcofago delle Amazzoni (al Lapidario) influssi dell’arte e della cultura. La bellissima statua policletèa, raffigurante un palestrita (fig. 7), di cui si trovò il torso tra le rovine di una grande villa di Barcola, ricca di bei musaici, l’eccellente sarcofago ornato col mito delle Amazzoni (fig. 8), i frammenti d’altre opere, di lapidi figurate, di bassorilievi, di musaici, di sculture decorative, insieme all’esistenza del teatro, dànno prova dell’elevatezza della cultura cittadina. Molti furono i monumenti onorarii. Nella spianata davanti a San Giusto furono trovate quattordici basi di statue, delle quali alcune equestri, erette in onore d’imperatori, d’Imperatrici o di cittadini benemeriti. Tra i monumenti funebri figurati ricordiamo specialmente quello della famiglia dei Barbi, che aveva otto#effigi in scultura, divise su