LOTTE PER L’ELEZIONE DEL VESCOVO 323 poco a poco insopportabile, benché fosse protetto, anche davanti il Papa, dal duca Guglielmo. Malgrado le pressioni di costui, il vescovo dovette andarsene (1396) e fu trasferito a Pedena. Incominciò allora una lotta vivissima della città e del capitolo contro i vescovi imposti da fig. 81: lapide in onore di E. S. Piccolomini (facciata del duomo) Roma col beneplacito dei duchi: si voleva un vescovo triestino. Fra Simone Saltarelli, fiorentino, « dotto, bello e venerando », provveduto da Bonifacio IX, fu avversato quanto il suo successore fra Giovanni Ubaldini, padovano (1408), che del resto ebbe anche l’ostilità del duca e dovette essere deposto senza che nemmeno potesse prendere possesso della cattedra. Nel 1409 fu finalmente eletto un Triestino, il minorità