igo DOCUMENTI LETTERARI il signore di Trieste. Sede particolare v’ebbe certamente una leggenda intorno a Carlo Magno, poiché l’arco romano che ora il popolo chiama « arco de Riccardo » si disse nei documenti dell’alto medioevo la prexion de Re Carlo. Anche a Trieste, come a Pola, nella rovina romana si pose la scena d’una gesta del ciclo d’Orlando. Un cronista del xv-xvi secolo ha tramandato una leggenda sull’origine di Trieste, che contiene un miscuglio di molte favole classiche e cavalleresche. Secondo questa tradizione, Troilo, fuggito con Enea da Troia, avrebbe fondato « Membria chiamata hora Trieste ». Questa Membria avrebbe fatto più di 4000 uomini d’armi. « Viense poi Carlo (Magno) e discazzò Troilo e fece una Porta sì che si dice la Pregion de Re Carlo... ». Unici documenti letterari sono alcuni inni sacri, che narrano e esaltano il martirio di san Giusto e di san Servolo. Furono conservati in un breviario del 1253, ma sono certamente più antichi e risalgono al più alto medioevo, prodotti o da un giullare di Dio o da un maestro per la schola cantorum. Contengono versi non certo poetici, tuttavia interessanti per la ricerca delle antitesi con cui è fatta risaltare la figura del martire. Dice, a esempio, l’inno per san Giusto: ... Martyr refulsit inclytus a fiore pueritie Iustus opere et nomine. Manacius tunc impius, famam salutis audiens, tetro recludit carcere nervis attritum martyrem. Stetit atleta fortiter minas tyrani respuens. Almis canebat vocibus grates perhenni ludici. Ructans dedit sententiam demens dettine Manacius... Più sicuro segno di cultura è la presenza degli ordini monastici. I Benedettini, eccellenti ministri di civiltà, furono nel convento annesso alla chiesa dei Santi Martiri sino dal vìi secolo. L’anno 1229 —la tradizione vuole per opera di sant’Antonio di Padova — furono fondati