I,’ITALIA E 1/AUSTRIA I russi hanno torto di credere che solo con lo scopo di attraversare la sua politica, l’Italia ab- bia dato sempre clamorosamente il suo aiuto e il suo appoggio morale alla Bulgaria, quando il Governo del principe Ferdinando lottava con- tro di lei, e lo Stambuloff sfidava continuamente le ire della cancelleria di Pietroburgo. I russi hanno torto di non aver capito che in quella questione il governo italiano era all’unisono col sentimento del paese, sostenendo sulle rive della Maritza un paese che lottava per la sua indipen- denza. Le tradizioni nostre non potevano ispi- rare una diversa condotta. Ma non si può negare eh’ essi abbiano un fondamento di ragione in questo loro risenti- mento, quando vedono l’Italia seguire nella pe- nisola balcanica una politica contradditoria an- che a proposito del principio della nazionalità. E naturale che la Russia abbia giudicato come ispirata da malevolenza verso di lei la no- stra condotta, e non abbia creduto che un alto sentimento la guidasse, dal momento che mentre incoraggiavamo la Bulgaria a resistere, secondan- done le aspirazioni nazionali, queste stesse aspi- razioni nazionali contrastavamo indirettamente a un altro popolo dell’Oriente, i serbi, malgrado che l’Italia abbia avuto con questi ultimi maggiori legami che non coi bulgari. Il contrasto doveva