72 IL TITOLO DELLA BASILICA Dal Kandier al Gärtner hanno tutti supposto l’esistenza, rilevabile almeno dopo il x secolo, di due chiese': l’una, maggiore, a nord, di Santa Maria (duomo) e l’altra di san Giusto. Invece da tutti i documenti che si riferiscono al duomo (ecclesia mai or oppure domus) prima del Trecento, mentre non vi si parla che di una sola chiesa, risulta che questa ebbe doppio titolo, coi nomi di Maria e di san Giusto: la qual cosa presuppone con tutta certezza che le reliquie del Martire vi fossero conservate e venerate. L’antichissima tradizione, suffragata da alcune ricognizioni, attesta infatti che il corpo di san Giusto fu sempre sepolto sotto l’altare della prima navata destra, dov’è attualmente. Le più importanti ricognizioni furono fatte nel 1624 e nel 1826. Si trovarono, l’ultima volta, sul capo del santo una fascia dipinta d’arte romanica, che può appartenere al xiii secolo e può essere anteriore, nonché monete databili dal 1268 al 1288: segni questi sicuri che una ricognizione delle reliquie ivi fu compiuta nel xiii secolo. Intitolato il tempio maggiore a san Giusto e considerato questo martire come patrono e come simbolo supremo della città, egli doveva giacere sepolto e venerato appunto in quella chiesa che da lui si nominava. A buon conto la sua venerazione santificava tanto la chiesa maggiore che, alcuni secoli prima del xiv, detta chiesa era chiamata col solo nome di san Giusto. E poiché il corpo del patrono giacque sempre sotto l’altare della navata dov’è oggi, ne viene che tale navata faceva parte del duomo intitolato a san Giusto ben prima del secolo xiv. Esaminiamo le inascoltate parole di alcuni documenti. Nel 911 Re Berengario donò alcuni castelli al vescovo Taurino e alla sancta tergestina ecclesia, cioè alla cattedrale. Di questa disse con ogni desiderabile chiarezza che era « costruita in onore del preclarissimo martire Giusto » (quae est constructa in honorem preclarissimi Insti martyris). Il diploma non si riferiva astrattamente alla chiesa, come ente morale, sì bene concretamente alla chiesa cattedrale, di cui dava l’imagine dell’edifizio costruito. E questa cattedrale era dedicata nel 911 a san Giusto, come nel 1304: segno tra tutti il più limpido non solo della presenza del corpo del santo nella chiesa, ma anche dell’unicità e dell’ininterrotta continuità esistente tra la chiesa citata nel più antico documento e quella del più recente.