NUOVA CONVENZIONE CON VENEZIA 145 Forse il ritiro del vescovo Leonardo coincise con qualche mutamento di partiti nella città. Si direbbe che Venezia avesse l’impressione di trovarsi dinanzi a una nuova situazione. Infatti nel 1233 stimò che era opportuno rinnovare in forma più precisa i patti del 1202 e del 1225 fig. 41: la «Madonnina» scultura policroma del xm secolo (chiesa dei Gesuiti) ,e di accrescerli d’altre clausole più esatte. Era il momento che iniziava la sua politica contraria a Federico II. Mandò quindi ambasciatori a Trieste, i quali domandarono la stipulazione di nuovi patti per il commercio e per la sovranità di San Marco. Il popolo triestino fu radunato nella su citata pubblica concione dentro la chiesa di san Silvestro, l’8 agosto 1233, e i suoi rettori (Tergesti rectores) Ortulipo di Fridegonda Storia di Trieste, vol. I. 10