202 porre alle loro proposizioni da tanta autorità presidiate ? E quanto grande non era il pericolo che il termine del potere ad essi affidato sorpassasse arbitrariamente quello dalle leggi prescritto ! Nessuna Correzione essersi prolungata oltre otto mesi, e ciò solo nei tempi più vicini, mentre le antiche erano a giorni limitate ; che neppure la recentissima del 1761 non avea gli otto mesi oltrepassato. Così far soleano i Romani nel gravissimo e gelosissimo incarico della dittatura, la quale sino a che parcamente e per breve tempo fu esercitata, riuscì ferace di ottimi effetti, ma non così quando se ne dilatò la durata, giacche di tal amplitudine di potere abusar seppe 1’ ambiziosissimo Cesare a sovvertimento della Repubblica. Ma comunque pur pensar si volesse quanto al pericolo, ad ogni modo la Parte era a stimarsi pregiudicevole in quanto che, combinandosi per avventura in uno stesso soggetto due gravi ufficii, nè supplire ad ambedue contemporaneamente potendo, ne verrebbe egli a trascurare o 1’ ordinario abbandonando le ispezioni sue, o lo straordinario eludendo la generale aspettazione. Buono essere del resto il provvedere alla revisione dei Magistrati e dei loro capitolari, ma la Parte proposta mancava di altro importantissimo provvedimento, a cui conveniva altresi che rivolta fosse la pubblica attenzione. Affinchè il Governo possa con sicurezza ed equa misura volgersi al miglioramento della condizione di tanta parte di cittadini, occorrere anzi tutto che librate fossero le pubbliche rendite e le spese con un generale bilancio, troncati i molti superflui dispendii, tra i quali sono a comprendersi gli aggravii derivanti dalla infinita famelica turba ministeriale che trascende quella del regno di Francia, benché centuplice in vastità ; non minore essere la turba dei pubblici dazieri, che non paghi del sangue succhiato dalle vene dei sudditi,