449 perse, ed avendo sostenuta la nota strepitosa ambascieria estraor-dinaria di Carlo 6.° alla Porta Ottomana, vantava intrinsichezza coll' Ecc.nlo Signor cavalier Erizzo, Bailo in allora di VY. EE. alla Corte medesima, onde la virtù, 1* esperienza, e le tante insigni prerogative di così cospicuo cittadino colgono in presente riguardevo-li vantaggi da opportunità cosi grande in proffitto ed onore dellapatria. Il Conte Taroca presidente del per altro sfortunato Consiglio delle Fiandre ha il merito e la fortuna di essere tanto stimato e dalla Regina e dal Gran Duca, che non v’ è cosa in Corte, ch’egli non sappia, e nella quale 1’ opinione sua molto non vaglia. Non avendo aderenze nel paese per essere forastiere, anzi essendo molto invidiato, com’è da supponersi per la grazia che gode, va cosi guardingo, ed usa condotta cosi circospetta, che naturalmente può credersi permanente la sorte sua, non avendo mancato molti a quest’ ora di tentare di opprimerlo. Ha mente ed avvedutezza non ordinaria, e se alle informazioni di mondo congiungerà massime sincere e leali ne’ consigli, de’ quali viene sovente ricercato dalla Sovrana, egli farà progressi notabili, ed otterrà li primi importanti impieghi in Corte, e fuori. Fu in Italia e spezialmente per molto tempo, dove ebbe occasione di conoscere molti di VV. EE. de’ quali mi parlò con pregio di rispettosa ricordanza, e per quanto può combinarsi con 1’ esattissimo suo contegno di non impegnarsi in favore di alcun negozio per niente arrischiare del proprio ristabilimento, vi scopersi ottimo genio per tutte le cose, che riguardavano 1’ Ecc.mo Senato, alcune delle quali, ne confidai, perchè sentendole, com’ ero sicuro dalla voce di Sua Maestà, non le riuscissero nuove, e vi ponesse qualche parola di facilità; oltre di che pare buona massima di mostrar confidenza con quelli, che vengono stimati da Sovrani, indicando la scelta loro ; ed in fatti so, che la Regina osserva chi lo onora. Vuole far credere, che nulla possa, e nulla sappia, ma apprezza le attenzioni, e si compiace di 'essere riputato mezzo di credito, e da stimarsi. Non è di Conferenza, più per non esporsi troppo fra Tedeschi, di quello che non potesse esserne stato promosso da molto tempo. Li ministri appunto della Conferenza sono già tutti noti, e descritti all’ eccellentissimo Senato in altre occasioni. La decrepitezza di alcuni, e la poca sorte di altri produrrà cambiamento in quella radunanza la quale forma la vera immagine del Gabinetto. Il Conte di Harrach, Presidente di guerra, dev’essere distinta- Vol. VHI. 57