99 luminarie, fuochi artifiziati di maravigliosa bellezza, musiche e spettacoli, grandi onori profusi alla famiglia (1), elezione di otto ambasciatori a complimentare il nuovo pontefice, tutto quanto in somma poteva dar prova dell’ esultanza della Repubblica nel veder la somma dignità della Chiesa in un altro de’ suoi cittadini (2). Clemente XIII ne fu tocco, e fino dai primi giorni del suo pontificato volse 1’ animo a por fine alla lunga querela, scrivendo egli stesso una lettera affettuosissima alla Repubblica e ne’ termini più conciliativi, dicendo tra altre cose : « Ciò dunque che a noi far potete di più grato si è di togliere, e togliere di vostra sovrana autorità, quel decreto. Eccovi in poche parole epilogata la somma dei nostri ardentissimi desiderii, nè siavi di grazia tra voi alcuno che si dia o voglia darsi a credere, esser lesiva al vostro decoro e di quella potestà legislatoria che ad ogni sovrano compete, la nostra istanza. Chi così pensasse sarebbe in errore e farebbe altresì a noi una grandissima ingiuria nel supporre che fossimo capaci di chiedere alla patria ciò che non fosse per tornare in sua onorificenza. » Il Senato a tal lettera, che riconosceva la sua autorità e solo come una grazia chiedeva la rivocazione, non istimò conveniente resistere più a lungo, e scriveva il 12 agosto (1) Era stato fatto procurator di s. Marco soprannumerario suo fratello Aurelio Rezzonico. Ma nel suo ingresso solenne per la Merceria in veste di seta rossa avea fatto effigiare in mezzo ai lavori della stola d’oro anche il triregno, perciò fu dal governo sospeso l’ingresso, e non volle si pubblicasse il ritratto con quella insegna. Morto poco dopo, gli fu sostituito il figlio Lodovico che si adattò ai pubblici riguardi. Gir. Asc. Molin Storia dal 1761 al 1808 mss. Arch. co. Giustinian. (2) Erano stati altri papi veneziani: 1406. Angelo Correr, Gregorio XII ; 1431. Gabriele Condulmer, Eugenio IV; 1464. Pietro Barbo, Paolo II ; 1689. Pietro Ottobon, Alessandro Vili.