376 rispondenti malleverie), era istituito a Rialto ove si raccoglievano i negozianti. In esso poteva depositare ciascuno a comodo proprio ogni somma di danaro, la quale veniva quindi scritta in libro a suo credito e a debito del Banco senza alcun dispendio, e con facoltà di ritirarla a piacimento tutta od in parte secondo il bisogno. Il danaro depositato nel Banco godeva del privilegio di non poter essere sequestrato, nò in alcun modo trattenuto. I pagamenti si dichiaravano farsi d’ ordinario in moneta di banco (1), e per tal modo con un semplice giro di partita che uno facesse dal proprio nome in quello d’un altro, era effettuato qualunque pagamento senza bisogno di numerare al creditore la somma in contante. Però potevasi fare anche questo quando trattavasi di lieve importo o ad un forestiero, al qual oggetto teneva sempre il Banco una somma in pronto, bastante a soddisfare alle eventuali ricerche. Ma oltre all’ affluenza e al facile impiego dei capitali richiedonai al prosperamento del commercio e dell’ industria le facili comunicazioni per lo scambio delle merci e dei prodotti e le agevolezze per parte del governo. Buone le comunicazioni fluviali e marittime, non così potea dirsi delle terrestri ; e le strade, negli ultimi anni, non si trovavano in lodevole condizione (2). Yarie disposizioni parziali però si venivano facendo, ed eccellente proti) Moneta imaginaria, e di cui 100 ducati di Banco corrispondevano a 120 correnti. (2) Nel passaggio di Giuseppe II per le Provincie venete, gli si erano ofierte per maggior comodità a causa della malvagità delle strade i burchielli da Padova a Fusina e sulle pessime strade di Cittadella aveano occorso alla carrozza dodici buoi. Vedi Toderini Cerimoniali e feste in occasione di passaggio nelli stali veneti di principi austriaci, p. 262, 263. E già sappiamo anche dalle lettere di Gasparo Gozzi che il viaggio da Venezia ai deliziosi casini del Brenta face-vasi per maggior comodità in burchiello.