489 replicati memoriali; esser poi tempo che finiscano tanti disturbi, e doversi sperare che ciò succeda senza alcun dubbio, per poco che voglia frapporsi l’autorevole influenza del re cristianissimo, il quale sembra aver fatto sua gloria di conciliar le discordie fra i potentati e protegger la pace universale. Più volte pareva disposto il gig. conte di Vergennes a far qualche nuova insinuazione a questi ambasciatori di Olanda, o anche a farla eseguire all' Aia col mezzo dell’ ambasciatore di questa Corte : ma in seguito poi ritornava sempre a dirmi : che non vedeva utilità di risvegliare questo negozio ; e che da nessuna trattazione 1’ Ecc.m,> Senato poteva guadagnare tanto, quanto dal silenzio ; che più l’affare invecchia, più si raffredda 1’ impegno di quei soggetti medesimi che 1’ hanno spinto o protetto sinora all’ Aia, e che non vi era miglior partito che di schermirsi con dolci e destri modi da ogni ulterior tentativo che facessero gl’ interessati Chomel e Jourdan anche col mezzo della Corte di Prussia. Tale è la sostanza delle moltissime conversazioni avute col ministro su questo proposito. Egli fini di confermarsi nella sua persuasione allorché vide che la pluralità delle provinole non adottò la proposizione ostile fatta da quella di Olanda il dì primo marzo decorso, e da me riferita col rispettoso n.° 220. Restava un solo impedimento, perchè quest’ affare potesse esser sepolto nel silenzio, e questo impedimento era la presenza di un residente veneto al-1’ Aia. Vostre Eccellenze hanno opportunamente rimosso quest’ostacolo, ed or si può dire con evidente argomentazione, che se gli Stati generali non abbracciarono 1’ occasione di entrare in trattazione durante il lungo soggiorno appresso di essi fatto da un residente di Vostra Serenità, spedito colà per questo preciso effetto, e se non si sono curati di profittare della mediazione di questa Corte, che ad essi avanza sufficienti aperture a tal fine, più patente non saprebbe essere la loro intenzione di Ias