145 minarono le dissensioni colla Repubblica, il Foscarini già nominato nel 1741 procuratore di s. Marco fu fatto Riformatore dello Studio di Padova, al quale recò non poco giovamento. Andò poi ambasciatore a Torino facendo al ritorno nel 1743 quella splendida Relazione di Savoja, che potrebbe giustamente passare per un riassunto della storia di quel regno. Parecchie arringhe tenne in Senato nel-l’argomento del Patriarca di Aquileja, contro 1’ eccesso del lusso, per 1’ innalzamento dell’ industria, per l’introduzione d’ una scuola di disegno applicato alle manifatture di seta, per 1’ introduzione della carta bollata ad esempio appunto della Savoja, per le riforme militari, per la pace coi Barbareschi, per difesa dei Consiglio dei Dieci, mostrando in tutte 1’ elevatezza della sua mente, il caldo amor della patria, onde tanti meriti ben gli valsero finalmente la suprema dignità nella Repubblica. Tale era 1’ uomo che veniva ora innalzato al seggio ducale e che assumendo la nuova dignità nella Chiesa di s. Marco volgevasi al popolo col seguente discorso : « Collocati appena per benignità della patria sulla sede del Principato, proviamo una tenera' compiacenza nell’ indirizzar le prime voci al popolo primogenito della Repubblica. Nel corso della vita nostra esercitata per ben quarant’ anni fra le più gravi amministrazioni del governo, o in sen della patria o in straniere corti, abbiamo sempre aspirato coll’ animo ad accrescere i comodi e le fortune vostre. Ma quel che finora è stato libera, naturai inclinazione, oggi diventa oggetto proprio delle nostre sollecitudini dopo giurata la ducal Promissione, la qual ai dogi raccomanda segnatamente la cura del vostro bene. In fatti quei vostri antichi Padri dai quali traete la sudditanza e 1’ origine, hanno saputo col valor proprio e senza compagnia d’ altre genti, soli sostenere per lunghe etàJa sicu-t Vol. Vili. 19