466 « Vi sono alcune minore di pietra per fabbriche. Questo territorio ha uua lina sua interna comunicazione per il Bacchi gl ione con Padova e conseguentemente con la capitale, ma molto incerta. Tutte le nazioni, dove si tratti d’ introdurre, ampliare e conservare questa natura di vie d’ acqua, vi si prestano con una liberalità e studio che ne rimarca la conosciuta utilità. Merita dunque di essere regolata e custodita con maggior cura. La città di Padova è circondata da terreni estesi, adacquati e fertili con fiume suo proprio ed altre acque, con spesa ed industria, nei tempi andati, divise e. ristrette in canali, e {ridotte a delizia e profitto : ora è esposta [assai e soffre dalle escrescenze e rotte del fiume Adige e della Brenta ; i mali accrescono a colpo d’ occhio e portano calamità sugli abitanti e possessori ; la città stessa soffre incomodi, moleste inondazioni e danni. Lo acque della Brenta frequentemente innavigabili, le strade che rifiutano i carreggi, portano a tale che in mezzo alla stessa abbondanza, molte volte introducono e fanno soffrire a quella città gli affanni della carestia. Quel territorio resta separato in isole, le quali tutte mancano di qualche cosa del più necessario, perchè tutto non abbonda da per tutto. Le terre e colline sono copiose di grani e vini e nel piano vi si aumenta e continua a moltiplicarsi il canape e non manca il lino. L’ aria temperata e i buoni pascoli de’ suoi colli educano piccoli greggi che danno la lana migliore dopo quella della Spagna ; ha dei bagni salubri. I panni padovani che dopo i sopra fini sono considerati, particolarmente i neri, trovano pronta vendita anco nell’Italia inferiore: manca la materia, perchè oltre alle fàbbriche della capitale ed alle privilegiate della TerratWrma, ciascuno tenta di acquistarne e la quantità è molto limitata. Altri lavori di mezzo-lane e telarie e finalmente di bombace e lìlo. I mori vi vanno aumentando e questi sono quei prodotti e lavori che vi fanno entrare danari. II Polesine di Rovigo, vasto, preso nel suo intiero, manca di popolo ed è da pur tutto conosciuto e celebrato per la sua fecondità. Il Po clic vi dà il nome e 1’ Adige, i molti canali e fiumi lo umettano, fecondano, allagano e perdono quésta, che sarebbe con acque ben ordinate, felicissima provincia. Le terre danno podotti abbondanti, le acque li asportano, esse che delle paludi hanno fatto delle terre feconde, minacciano di di-