444 volta dal luogo li Deputati prevedendo, che non potevasi ultimare l’opera, prima del nuovo cadere delle nevi. Nè devo io sapere ciò che sia occorso nel frattempo fin’ oggi ; perciò niente aggiungo alla materia ; solamente non p< sso astenermi dal ripetere che se li nostri Auronzani cercheranno che siino proposti alla Corte di Vienna, conteggi di danni antichi e moderni, e che questi si calcolino per asporti e per consumi spezialmente de’ fieni, e pascoli da luoghi contenziosi, la risposta che danno è brevissima, dicendo, che quando sarà deciso in massima di quelle precise situazioni, potrà allora parlarsi anche di ciò, che fosse stato preventivamente levato dalle medesime. Li promiscui in altra lontana parte del Friuli, sono un vasto argomento per non trascurar passo, vegliando sempre, perchè 1’ accortezza, e 1’ interesse altrui non pregiudichi nè il Dominio, nè li sudditi dell’ Ecc.mo Senato. Senza entrare in discussione troppo ampia, direi debolmente, non essere questa materia di genere così indifferente, nè mediocre, clip basti una deputazione nobile di Terraferma per maneggiarla. Quando li Comissarj non abbino alla mano tutti li documenti, da’ quali deriva 1’ alto Dominio in Vostra Serenità, nè siano loro note tutte le convenzioni, li trattati, le consuetudini, e dirò anche le dissimulazióni de’ Principi per oggetti di prudenza, secondo i tempi, e casi, mai non potranno sostenere con profitto il maneggio, nè tali cose possono sapersi, se non da que’ soggetti, che hanno 1’ accesso nella secreta per la serie degli avvenimenti rimoti, e che intervengono nell’eccellentissimo Senato, per la prosecuzione e contezza de’ fatti recenti; oltre di che doveudosi concambi are luoghi, acquistarne forse, o venderne a danaro per 1’ equabilità, e per delineare dalli monti al mare senza intersecazione, facendo tutto il tratto di un solo Prencipe, e dando all’ altro equivalente di terreni oltre la linea, ben scorgono W. EE., quante viste delicatissime averebbe questo trattato, e se il sostenerlo, o per più vero dire, il crearlo in via durevole ai secoli, e di reciproco odierno consentimento delle parti contrattanti non sia cosa da bilanciarsi nel modo più grave, e posato. Per le esposte ragioni adunque oso indicare, che venendo affrettato in Vienna il Ministro di VV. EE. per nuove unioni delli ordinarj Deputati, gioveranno sempre le dilazioni, finochè la Pubblica Sapienza conosca 1’ opportunità di entrar nell’ affare, in via più solenne e probabile di ottimo fine.