254 bilire una buona disciplina per una ben sistemata letteraria educazione rispetto alla religione, ai costumi e alla soda letteratura ; di proporre e levare tutto ciò che potesse rendere promiscui e confusi i diritti dell’ uno e dell’ altro magistrato, esaminando cadauna delle incumbenze dei medesimi, e il numero dèi loro ministri ; consigliare quelle regolazioni che stimassero necessarie per moderare il lusso e la confusione generale delle classi, coll’ obbligo di leggere le loro proposizioni al Collegio e poi al Maggior Consiglio senza poter deviare dai limiti loro prescritti. Davasi del resto ad essi Correttori la facoltà di eleggersi quei ministri che giudicassero opportuni, affine di compire le loro operazioni con maggiore sollecitudine. Seguiva poi la lettura della proposizione dei Consiglieri, la quale in senso contrario all’ eccitamento del Contarmi, affidava la cura dei miglioramenti da farsi principalmente al Senato colla giunta di tre cittadini sopra la materia delle carni, raccomandando pure gli altri oggetti e gli studii sopra 1’ opportunità della introduzione d’una Casa di correzione per gli oziosi e i questuanti, ed una più savia amministrazione degli spedali e dei luoghi pii. Venne finalmente quella dei capi dei XL, che voleva 1’ elezione di cinque Correttori, i quali rimaner dovessero in ufficio per sedici mesi, coll’incarico di versare e proporre sopra il regolamento dei viveri ed altri generi di prima necessità di meditar e proporre egualmente quegli stabilimenti che influir potessero a miglior profitto della patrizia gioventù, e quanto altro credessero confacente al miglior bene dei patrizi stessi, ma insieme della nazione e del popolo relativamente al clero, agl’ istituti pii e alla progettata Casa di correzione, di studiare infine e regolare la faccenda degl’ impiegati. Potrebbero i suddetti Correttori prodursi colle loro proposizioni al Mag-