2fifi prestamente. I sagrifizii delle sostanze mi son vietati dalla fortuna, nè oso metter in conto di rimarcabile un rassegnato servigio del mio buon zio Domenico ; quel che offrir posso alla patria mia in equivalente di me medesimo, consiste soltanto in questi due figli che alla stessa preparo, preparandoli nelle viste che adornano pienamente la Serenità Vostra e le Eccellenze Vostre, e questi Eccellentissimi miei colleglli, nella grazia e sapienza de’ quali in tanta solennità di momento invoco il più solido appoggio della futura mia vita ». Ed il doge gli rispose : « Eccellentissimo Signore : l’accogliamo di buon grado coperto della ragguardevole dignità procuratoria di s. Marco, e la vedemo entrante adesso in un uffisjio istituito dalla sapienza degli antichissimi progenitori nostri, non solo per oggetto di pietà, ma ancora per essenziali rispetti politici interni ed esterni, precisamente voluti dalla configurazione di quei tempi, uffizio che fu mantenuto nell’ opinione comune in grandezza d’ estimazione, perchè specialmente nei secoli scorsi è stato sostenuto da cittadini che nelle guerre e nelle paci si erano resi meritevoli verso la patria nostra. Come siamo persuasi che la sua elevazione sia stato un effetto della virtù sua propria generalmente riconosciuta, così non dubitiamo eh’ ella non abbia ad adoperarla servendosi di quei non ordinari talenti de’ quali Dìo Signore 1’ ha abbondantemente fornita, unicamente a sempre maggior decoro ed utilità della Repubblica, perchè la si mantenga immutabile nella sua forma. Tanto più dobbiamo sperarlo, quando avendosi ella con esattezza ed attività adoperato nell’ esercizio della giustizia criminale e civile, diffondendosi ora sopra la persona sua la sfera della potenza e quella dell’ autorità, per le nuove gravissime ispezioni delle quali la si trova indossata, siamo certi che