dd generale Manfredo, Paolo, veniva promosso uflirklr. Ndl'accampamento africano tutti paria vano del] 'reeexio-nalc vigore fisco del urnctik e discutevano le qualità di cavaliere di tuo figlio Umberto, quel sottotenente di va* •cdlo che pareva averne il diavolo in corpo, come cuo padre. Alto, asciutto, due occhi chiari penetranti, una breve harbetia appuntita, una incipiente calvizie, tempre elegante, non m quietava neppure nelle ore della calura più tremenda, che umiliava anche i più validi. Solo un altro giovane ufficiale di terra uguagliava l'attività e l'ardore di quel marinaio: il tenente d'artiglieria Vittorio Bòttego, un temerario aspro e taciturno, che era addetto alla prima batteria del Corpo speciale volontari. Anch'egli cavalcava sulle dune armato di fucile a caccia di gaxzellr e di iene. Un giorno con 43* eh calore Bòttego scommise che avrriibc percorsi a cavallo settanta chilometri in tre ore c meno sopra un terreno accidentato da fami c precipui, e guadagnò la pota fra lo sbalordimento dei colleghi che si erano scaglionati a contrailo lungo il pere orso. (a*m godeva ore di sfrenata Ubmà dopo molti mesi di inerzia a bordo. Con tutu l'energia che gli vibrava dentro godeva ad attraversare al galoppo gli accampamenti per puntare a capriccio verso qualche punto remoto del libero orwaonte e poi mutare aD'tmprm-vwn direzione, i muscoli e i nervi tesi ad eccitare la rana del cavallo che non si la» sciava mai precedere da altri animali. Nelle ore di riposo frequentava gli ufficiali di uno «quadrane di cavalleria scambiando battute polemiche sult ane del cavalcare. Fra loro conobbe il faentino tenente Carchidio che merito più tardi la medaglia d'oro cadendo all'assalto di Carnata, ed il le-nente Betuni che poi fu ucci» nell'agguato teso dal traditore Batha Agos Vico Mante-gazza e il generale Nasi ricorda» ano di aver seduto con Cagni alla mensa dello »quadrane in riva al mare e dì avolo giudicato fin d'alinea un buon ufficiale di marina pur «tua indurar Ir qualità d'eccerione prevederne le grata Notarono che. malgrado l'evidente impetuosità del ma carattere, faceva ragionamenti «eri e fondati in materia militare, «prue quando criticava le ti-tutsarur dd governo che impedirono a di San Marrano