197 dai loro animi qualunque timore che da ciò abbia a provenire ad esse alcun pregiudizio, giacché sono certissimo che io solo ne sarò lo scopo esposto all’universale bersaglio che non curo punto ; tutti già mi denominano muso duro ed 10 tollero in pace purché ciò derivi per supplire all’ ufficio del mio dovere. » Dal che si vede che buon cittadino era il Barbarigo il quale voleva la esatta esecuzione delle leggi, la puntualità nel servigio, il pubblico buon costume, ma o non seppe appigliarsi a’ modi più opportuni, 0 11 male era troppo inoltrato e avrebbe richiesto essenziali e giudiziose riforme. Intanto i cassieri tutti furono invitati a comparire coi loro libri innanzi ai Capi, ma corse-re alcuni errori, furono chiamati alcuni di cui sapevasi il perfetto ordine, tra essi un Zen, che alle scuse dell' u-sciere, rispose ad alta voce in modo di essere udito dai Capi « che SS. EE. si diportassero verso i patrizii con più di giustizia, se pur la sapessero amministrare. » Così 1’ irritamento da tutte parti cresceva, una viva opposizione si andava formando, e gl’ Inquisitori vedendo il mal effetto prodotto dal loro decreto circa alle botteghe da cafiè, maneggiarono destramente che il gataldo delle arti presentasse un memoriale adducendo i danni che gliene derivavano, e 1’ ora di chiudere fu prolungata fino alla mezza notte. Scapitavano il rispetto ai magistrati, in cui venivano meno la prudenza e la fermezza ; ed un recente decreto postale portava finalmente a furiose contensioni e ad un violento scoppio. Le poste di origine antichissima -in Venezia (1) erano state amministrate fino allora da una compagnia privata detta 1’ Arte dei Corrieri, ma avvedutosi il Senato dei grandi abusi che ne derivavano, specialmente in materia (1) Vedi t. II, 475.