96 va (I) ; ma la vertenza non fu appianata se non nel 1755 per ispeciale trattato (2). Nel 1750 altro trattato conchiu-devasi per la reciproca consegna dei ladri e degli assassini (3) ; regolavansi varie difficoltà di confini nel Friuli, nel Vicentino e in Lombardia (4) ; varii provvedimenti furono introdotti circa alle poste con un’ apposita convenzione (5). Predino Ei'a da pochi mesi asceso al trono ducale Francesco c^| Loredan eletto il 15 marzo 1752, quando venivano pure 1752. sopite alcune differenze insorte colla Repubblica di Ragusi. Soggetta questa città prima all’ impero romano, poi al (1) Ib. 6 ottobre. (2) 22 Aprile 1752 e 9 giugno 1753 Commetti. XXXI, e altri atti posterori fino al 25 giugno 1764 e 19 giugno 1765. Nel 1751 i com-missarii austriaci proponevano un cambio di quelle terre che intrecciate nei due territorii divenivano fomite continuo alle violazioni di confine e ad alterchi e querele fra le due potenze. Al che rispondeva il Senato il 3 luglio 1751 che sentiva con piacere le buone disposizioni dei commissarii austriaci di toglier non solamente le precedenti vertenze confinali, a tenore dell’equità, ma ancora tutt’i motivi e le occasioni di quelle che in avvenire seguir potessero, il che senza dubbio facilmente ottener si potrebbe quando tanto in Friuli che in ogni altra parte dove vi son luoghi intermissi, si cambiassero e poi si restasse e stabilisse una congrua linea di separazione delli confini, siccome ansiosamente desideriamo di conservar con S. M. I. una perfetta buona armonia ed amichevole ^cinanza e di toglier dalle radici ogni contesa e disputa tra i sudditi d’ambe le parti, così siamo inclinati di dar mano alla proposizione sopra detta pel bene comune a tenore della convenienza e della equità. Corti pag. 80. Lo stesso dicono i dispacci dei Proveditori ai Confini in Lombardia, Bergamo 25 maggio 1752 ecc. nè mi venne mai d’incontrare il rifiuto che secondo il Darù (libro XXXV) avrebbe dato molto mal a proposito la Repubblica ad un cambio proposto dell’Austria di alcune terre ai confini fra la Lombardia e il Tirolo, cedendo alla Repubblica invece altre terre nell’Istria. Del resto tutto il lungo maneggio di carteggi e nomine di giunte, rilievi di terreni ecc. mostrano se la Repubblica non ardisse neppure d’intavolare pratiche o dar motivo a discussioni, come dice il Darà. (3) 22 Ott. 1750. Ib. e poi ancora 9 maggio 1767. Commenti XXXII, e col Pontificio 6 marzo 1759 e 19 sett. 1767. (4) Dal 1751 al 1754 vedi i varii atti nei tCominemoriali ib. (o) 14 Marzo 1755 ib.