15 esposto alle correrie d’ambedue le parti (1); seguendo l’esempio dei Tedeschi, i Francesi che fino allora si erano contenuti con moderazione cominciarono anch’ essi le violenze, le depredazioni, il vettovagliarsi senza pagare ; le rimostranze, le querele del proveditor generale Molino e del Senato non ottenevano se non vane parole, scuse, talora anche promesse, e intanto i poveri villici specialmente soffrivano orribilmente. » Nel mentre Vostre Eccellenze cambiavano parole con li ministri a Venezia, così riferiva nel 1706 il Molin, il maresciallo di Catinai venne a fare la prima corsa nello Stato fra il lago e l’Adige, e poco dopo il principe di Vaudemont fece dirmi che andava mangiare una truta nel lago medesimo, lo che tutto rifersi, predicendo li disordini dovevano succedere. Con queste cerimonie sfilando le truppe si avanzarono e piantarono il campo a Rivoli dove alzato terreno per cuoprirsi, hanno pagato per un tempo quanto avevano ricevuto da’ suddditi per la loro sussistenza ; chiederono poi commissarii ad oggetto di avere prontamente il loro bisogno e di averlo a prezzi discreti. Venuti susseguentemente li Todeschi col principe Eugenio, questo domandò pure commissarii a motivo di esser men grave al paese. Vostra Serenità fattasi scrupolo di accordarli per dubbio che s’interpretasse per un assenso alla loro venuta nel Stato, in tempo che non vi si dissentiva, ed ubbidito da me ciecamente 1’ ordine, hanno un un partito e 1’ altro preso motivo dagli assensi e dissensi pubblici di comandare da sè stessi il loro bisogno . . . Per quietare le indolenze (lagnanze) promisero il paga- (L) Lagnanze ai ministri di Francia per l’ingrossamento di truppe francesi sulle terre della Repubblica con grave incomodo dei sudditi, 11 giugno Corti.