466 quale Arcivescovo di’Ragusa Lorenzo di Venezia (IUyr. Sacr. VI, 100). come 1’ era già nel 1197 Gausono, pure di schiatta veneta, che diede poscia a Ragusa un altro Arcivescovo (1269, l. c. 111). Dal 1204 incomincia eziandio la serie, non interrotta mai, de’ Conti veneti in Ragusa, ivi mandati dal Senato per condurre la cosa pubblica a nome del veneto dominio. Ella va fino al 1358, attestata da documenti autentici, di già stampati o esistenti negli Archivi di Vienna e di Venezia. E che Ragusa fosse stata soggetta al veneto dominio nel 1229 ne fa prova evidente la promissione fatta a’ 6 marzo 1229 dal doge Jacopo Tiepolo, in cui leggesi : « et habere debemus regalia tam Chersi et Atiseri, quarti Comitatus Arbe et Ita-gusii et Sansegi, et honorificentias omnes Histriae, ut habuerunt praedecessores nostri (Marciana Cod. DLI, class. VII, Ita].). Anco da qui ricavasi 1’ esistenza d’ un patto tra Venezia e Ragusa di data anteriore. Nella Promissione di Michele Morosini Doge, del 1249, esistente in originale nell’ Archivio Veneto, trovasi quanto nella precedente, e cosi in altre susseguenti. D’ un’ altra ribellione di Ragusa, avvenuta sotto il dogato di Giovanni Tiepolo, fa un qualche cenno Andrea Dandolo (l. c. p. 347). Scrive egli « liagusini, qui Graecorum. et Sclavorum suggestione Venetis Ime usque rebellaverant, missis nuntiis ad subjectio-item redeunt, et animale eonsuetum tributum et subjectiouem ecclesiae suae Palriarcbae Gradensi, si hoc a Papa poterit obtineri, et piratis ac Venetorum aemulis inimicari fideliter promittunt ». Lo stesso Dandolo tocca pure d’ un’ altra rivolta ancora in Ragusa, seguita nel terzo anno del Dogato di Marino Mauroceno (1249-50, l. c. p. 360) : « eodem anno liagusini, qui Duci aliqualiter rebellaverant, missis nuntiis, a Duce ad pristinam subjectiouem pie recepii svnt ». Della prima e della susseguente dedizione al veneto dominio abbiamo una prova indubitata nell’ originale patto in pergamena conservato nell’ I. R. Archivio secreto di Casa, Corte e stato in Vienna, riportato per ben due volte nel Liber Pactorum esistente nell’ Archivio stesso in quello di Venezia. Fu pubblicato dal Nani (De Duob. Imper. Rase. p. 78), da Engel (Gesch. des Freyst. Rag. p. 289) e da Tafel e Thomas (Font. Rer. Ausi. YVien 1856 IL. p. 3'l). Vi esistono eziandio due rinovazioni di tal patto, 1’ una in luglio 1236 (l’ Orig. in perg. nell’ Archivio di Vienna, le copie nel Libei• Pactorum.| donde il trassero Tafel e Thomas I. c. p. 329) ; 1’ altra in marzo 1252 (Arch. di Vienna Pad. IV, 256, di Venezia Paci. IV,